Il postino di primo mattino, la sdraio,
essendo febbraio, riposa,
aspettando una nuova occasione
(se mai ci sarà…)
Il portiere. Da sempre severo censore,
soppesa la busta, l'annusa,
riconosce l'odore e mi squadra
con severità
RIT.
Come stai?
Come sta passando questo inverno freddo senza me?
Hai sofferto fino a perdere il colore?
Come stai?
Come hai fatto a non capire che non vivi senza me.
Più difficile aspettarti che volerti perdonare
Il vicino da mesi aspetta un bambino,
l'attesa lo ha reso gentile,
la mia bici in cortile
da adesso non disturba più
La tua mano reggendo la penna tremava
(incerto il tuo tratto), l'antenna
ricoperta di neve si inclina, ma resisterà
RIT.
Come stai?
Come sta passando questo inverno freddo senza me?
Hai scoperto quanto brucia un colpo al cuore?
Come stai?
Come hai fatto a non capire che non vivi senza me
Più difficile aspettarti che volerti accarezzare
Il postino, temuto cecchino assassino,
infuria bufera di neve,
la tua lettera breve presenta poche novità
"Mi dispiace di averti ferito,
son certa che mi hai perdonato.
Ricorda: chi ti ha amato una volta
Per sempre ti accompagnerà"
RIT.
Come stai?
Sta passando un altro lungo e freddo inverno senza te.
L'equilibrio è complicato se non porti più catene…